Biografia

Cenni Biografici

Giovanni Boffa nasce a Torino nel gennaio del 1935. Riconosciuto come uno dei maestri contemporanei della pittura torinese, allievo di Casorati, viene inserito nella guida dei Musei di Torino; la Città e la Regione Piemonte gli dedicano diverse mostre personali e collettive. Conosce ad una personale a Parigi il critico francese Josè Pierre che diventa interprete esemplare della sua opera e curatore, insieme a Flaminio Gualdoni e Fulvio Abbate, del catalogo più esaustivo delle sue opere edito nel 2001 che ripropone anche temi oggetto della mostra personale tenutasi nel 1993 al Parlamento Europeo di Strasburgo e intitolata “Messaggio alla Ragione – Opere Ecologiche 1960-1990”. Nel corso dell’attività Boffa ha diverse occasioni per far conoscere la propria opera a Roma, in alcune delle gallerie d’arte della città ed in Vaticano a seguito del ritratto eseguito per Papa Giovanni Paolo II. Tra i ricordi più cari all’artista l’esposizione itinerante in Marocco, Spagna e Portogallo del 1969 e del 1972. Tra le diverse attività di Boffa, oltre a quella di scultore, merita ricordare anche quella di illustratore; molte le copertine di libri di poesia e narrativa, come una ”Finestra sul mare” di Enza Sanna o “Intrecci” di Gina di Francesco o “Il greco” di Maurizio Persiani oppure le opere prodotte per il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Tra le tantissime mostre personali e collettive vale la pena di menzionare la personale del 1991 per il XXV anniversario della fondazione del WWF di Rivarolo Canavese, quella del 1995 “Le ragioni del vivere” alla Fondazione Pirelli di Induno Olona, mentre nel 2000 è la personale a Parigi, alla Chambre de Commerce Italienne. Dal 2001 al 2009 si alternano ancora mostre personali e collettive. Tra le prime spiccano quella al Museo d’Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti a Mantova (2001), con la presentazione di Josè Pierre, Fulvio Abbate e Flaminio Gualdoni, e del relativo catalogo o, la personale al museo di Villa Morazzana a Livorno (2001), quella al museo Mulino Bottenero di Chiavenna (2003) e le sue esposizioni svoltesi in periodi diversi all’Ecomuseo dell’alabastro a Castellina Marittima, Livorno, la prima del 2005 dal titolo “Ipotesi Floreale” e l’altra “Evoluzione”, del 2009. Nel 2011 la mostra dal titolo “La forma e l’attesa” curata da Elisabetta Olmeda e svoltasi a Roma nella suggestiva cornice di un sito archeologico. Nell’ottobre 2013 e marzo 2014 due mostre presso Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza dal titolo “Linee oltre la Forma” e “Fossilia”. Nel maggio del 2014 l’importante mostra personale “Omaggio a Torino” presso l’Archivio di Stato di Torino con il patrocinio della Città di Torino con la quale Giovanni Boffa ritorna a Torino dopo 20 anni di assenza. Seguono nell’ottobre 2014 e settembre 2015, presso il Palazzo dei Mutilati a Verona, due mostre dal titolo “Sesto Continente” e “Legami Vitali”. Negli ultimi anni Giovanni Boffa si ritira a vita privata nel Golfo di Gaeta dove coltiva la sua grande passione di studioso del mare dedicandosi alla raccolta delle conchiglie di cui è disseminata la spiaggia proponendosi la realizzazione di una raccolta di esemplari rappresentativi delle spiagge del Tirreno chiedendo fin da subito che il suo lavoro fosse donato all’attività accademica di un Museo di scienze naturali.
Giovanni Boffa muore improvvisamente il primo di settembre del 2017 nella sua casa di Scauri (Latina).